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Frascati, un crocevia di grandi storie sportive

Da sempre zone favorevoli per l’insediamento umano, sui Colli Albani le prime testimonianze di attività umana risalgono addirittura al Paleolitico inferiore, circa 300mila anni fa. Tra i tanti comuni della zona, Frascati si distingue come centro multiculturale a tutto tondo: biblioteche, scuole, università, impianti sportivi. Questa cittadina del Lazio di circa 23mila abitanti ha sempre sfornato talenti incredibili: nel calcio, tra i tanti, Amedeo Amedei, capitano del primo scudetto della Roma datato 1942 e, fino a poco tempo fa, più giovane calciatore a esordire in Serie A (superato da Pietro Pellegri nel 2016). Sempre nel calcio, Luigi Apolloni, 12 stagioni in Serie A con il Parma con 385 presenze condite da 7 trofei, tra cui la Supercoppa Europea e due Coppe Uefa. Altro calciatore partito da qui è Marco Amelia: Dopo i primi passi mossi nella Lupa Frascati ha esordito in Serie A con la maglia della Roma, vincendo lo scudetto del 2001 da terzo portiere. Ha giocato in molte squadre tra cui Livorno, Genoa e Milan oltre, ovviamente, ad aver vinto da terzo portiere il mondiale 2006 con la Nazionale. Anche negli altri sport Frascati ha spesso raggiunto l’eccellenza: nel rugby tra i tanti Franco Bargelli, Giulio Bisegni e Giordano Duca che hanno giocato in Serie A e per la Nazionale, oppure Giampiero Mazzi, tecnico della Rugby Roma, in cui ha trascorso l’intera carriera da giocatore. Nella scherma ci sono le due medaglie d’oro di Marco Ramacci nel fioretto a squadre, una vinta agli europei di Mosca nel 2002 e una nel mondiale a L’Avana nel 2003. Sempre a tema, è di Frascati la sciatrice Daniela Ceccarelli, campionessa Olimpica nel supergigante a Salt Lake City nel 2002 così come nella ginnastica si è distinto Marco Lodadio che, nella sua specialità ovvero gli anelli, ha conquistato due argenti e un bronzo ai mondiali oltre all’Oro ai Giochi europei di Mosca 2019.

L’offerta sportiva

«Frascati ha un’offerta di discipline ampia e variegata: sono quasi tutte rappresentate e hanno le strutture adatte a far misurare i ragazzi con lo sport». Sono le parole di Corrado Spagnoli, presidente del Consiglio comunale. «La scherma è una fucina di campioni: dalla sua fondazione nel 1954 ha conquistato 29 medaglie d’oro, 22 d’argento e 29 di bronzo, con momenti indimenticabili come i trionfi di Daniele Garozzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 o quelli di Valerio Aspromonte e Ilaria Salvatori a Londra 2012. La Scherma Frascati è tra le prime anche come numero di scudetti grazie ai 16 titoli nazionali conquistati, di cui 7 consecutivi tra il 2015 e il 2022, stabilendo un record assoluto. Anche il rugby ha un ruolo importante» aggiunge Spagnoli «attualmente il Rugby Frascati Union gioca in Serie B, ma ha disputato diversi campionati in Serie A e continua a far appassionare tanti ragazzi. Ovviamente nel calcio è la Lupa Frascati a rappresentare la città: in passato ha giocato diversi campionati di Serie C con l’apice raggiunto grazie allo scudetto allievi negli anni ’70».

Le iniziative comunali

«Da quando questa Amministrazione si è insidiata ha cercato di restituire rilevanza allo sport» spiega Corrado Spagnoli. «Abbiamo riattivato il premio dedicato all’atleta dell’anno, che per noi è molto importante, così come la festa annuale dedicata allo sport a cui teniamo particolarmente: quest’anno sono intervenute moltissime società e lo reputiamo un successo. I dati che ci fanno piacere,» prosegue Corrado Spagnoli «riguardano la partecipazione di bambini e bambine, che ha numeri ottimi, oltre la quantità di discipline che compongono la nostra offerta sportiva, Frascati in questo è quasi un unicum perché ospita 4 impianti sportivi, due dedicati al calcio e due per il rugby» conclude il presidente.   

Una rosa di campioni

Si potrebbe cominciare dai campionissimi della scherma, Frascati è una delle capitali di questo sport e bastino i nomi di Daniele Garozzo, oggi vicepresidente federale dopo l’oro di Rio, Arianna Errigo e Alice Volpi, per averne una prova. Oppure prendere il via dal vicino campo di atletica dove da anni, Sandro Di Paola organizza e pilota, ora con le sue figlie, un grande vivaio di giovani talenti. Eppure ci viene in mente per Frascati soprattutto un luogo: Villa Aldobrandini. E un’ora: le sei del mattino. Qualche anno fa, un giornalista, Roberto Di Sante, fu “adottato” proprio in quel contesto. Era sprofondato nel buio e per combattere la depressione trovò la corsa e una storia magnifica, che da Villa Aldobrandini arrivò fino alla maratona di New York e diventò un libro, “Dall’inferno a Central Park”, e poi uno spettacolo teatrale e una canzone e centinaia di mail con cui tante persone che vivevano lo stesso dramma di Roberto cominciarono a dialogare con lui. Di recente, 2024, Di Sante è tornato nella città della Grande Mela e ha corso di nuovo, sempre in un modo speciale, schiaffeggiando le mani di chi lo incoraggiava ai bordi delle strade. Frascati alla conquista della Fifth Avenue.

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