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Un brasiliano campione del mondo a Sacrofano

Considerato uno dei più grandi dribblatori di tutti i tempi, è stato inserito dalla rivista “World Soccer” alla 4a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo, alle spalle di Pelè, Maradona e Di Stefano. Manoel Francisco Dos Santos, noto come Manè Garrincha, nella sua straordinaria carriera ha vinto anche due volte i Mondiali con il Brasile: in Svezia nel 1958 e in Cile nel 1962, dove fu capocannoniere. Mentre la sua carriera si avviava al tramonto, Manè regalò al calcio nostrano la possibilità di vedere un grande campione su un campo di dilettanti. Sacrofano nel 1970 contava poco più di 2mila abitanti e nessuno poteva aspettarsi che la società calcistica locale avrebbe puntato su nomi altisonanti per far crescere la squadra: dopo la promozione in Prima Categoria, in panchina venne ingaggiato Dino Da Costa. Ex tra le altre di Roma, Juventus, Atalanta e Fiorentina, aveva giocato proprio con il “fenomeno” Manè Garrincha che, ormai a fine carriera, si era trasferito sulla costa laziale, a Torvaianica. Quando arrivò l’offerta di Da Costa per giocare nel Sacrofano, Garrincha accettò con entusiasmo. L’esperienza non sarà fortunatissima a causa i dei problemi che il campione verdeoro ha avuto con l’alcol, e si concluderà prima del termine della stagione. Nel 1972 Garrincha si allenò con la Lazio ma senza successo, quindi riprese il suo girovagare tra Brasile, Colombia e Uruguay.
La sua esperienza italiana è stata breve ma ha regalato alla comunità di Sacrofano un ricordo indelebile, l’ennesimo che questo grande campione ha impresso nella memoria collettiva. Garrincha verrà a mancare pochi anni dopo, nel 1983, a soli 50 anni, ma ancora oggi viene ricordato come uno dei giocatori più forti della sua epoca.


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